"Pangaea" itinerari di 250 giovani esploratori impegnati per il pianeta.
Nel 2008, Mike Horn incontra Paul Petzl per parlargli di un nuovo progetto. Immagina di arruolare giovani di tutte le nazionalità per aiutarli a scoprire la bellezza e la fragilità del nostro ambiente naturale.
16 Aprile 2013
Alpinismo
Un progetto diverso, ma non meno ambizioso del precedente. Durante tutti questi anni di esplorazioni solitarie, Mike Horn ha sviluppato una comprensione unica della nostra terra a tutte le latitudini. Inevitabilmente Mike è stato spettatore dell’eccessivo inquinamento, del cambiamento climatico improvviso, del non rispetto per la natura, ma anche della simbiosi tra piante e animali che esistono al di fuori dei luoghi abitati.
Mike Horn: esploratore e capo della spedizione
L'idea è quella di condividere la sua conoscenza con le generazioni future. I leader di domani dovranno gestire i problemi ambientali che stiamo cominciando a intravedere oggi. "Pangaea" tocca con mano i problemi generati dai nostri comportamenti e scruta le possibili soluzioni, Mike Horn vuole piantare un piccolo seme nella speranza che questi giovani possano vivere un futuro sostenibile. Il progetto "Pangaea" ha visto la partecipazione di oltre 200 giovani esploratori di tutto il mondo, di età compresa tra 15 e 20 anni. Si è svolto per tre anni consecutivi con dodici spedizioni nei luoghi più remoti e straordinari del pianeta.
Petzl è partner tecnico del programma "Pangaea"
Convinta di questo progetto unico la società Petzl si è registrata come membro di "Pangaea". In qualità di produttore di dispositivi di sicurezza, la collaborazione è nata per aiutare Mike Horn, membro del Team Petzl per:
- organizzare alcune tappe delle spedizioni con la nostra rete internazionale,
- garantire la sicurezza dei giovani esploratori su terreni familiari a Petzl, fornendo le attrezzature e la supervisione della guida alpina Erwan Lelann, responsabile della promozione internazionale di Petzl.
ll bilancio non si può immaginare più positivo
250 giovani provenienti da 110 paesi si sono riuniti attraverso una rete globale chiamata "Pangaea". Questi giovani, arricchiti di incredibili esperienze, condividono le loro idee e costruiscono insieme dei progetti... "Pangaea" diventa sempre più attiv. Durante il primo anno era difficile vedere un risultato, oggi la rete è un esercito di giovani pieni di speranza, in corsa per una vita migliore.
Novembre 2008, partenza di "Pangaea"
Il campo base è stata un’incredibile barca a vela in alluminio di 35 metri, "Pangaea", appositamente costruita per questo programma, in grado di navigare per tutti i mari, ospitare 25 persone, trasformarsi in una piattaforma di comunicazione e rompere il ghiaccio...
Il 20 dicembre 2012, rientro in porto
"Pangaea" ritorna al punto di partenza, il porto di Monaco, dal quale è salpata tre anni fa per celebrare questa lunga avventura, che ha toccato l’Antartide, la Nuova Zelanda, l'isola del Borneo, la costa orientale dell'India, il Pakistan, la Mongolia, la Kamchatka, il Polo Nord, la costa di Baffin nel sud-est degli Stati Uniti, il Rio delle Amazzoni e il Sud Africa.
Tutte le spedizioni: Young Explorer Program
ANTARTIDE
ottobre 2008
NUOVA ZELANDA
maggio 2009
MALESIA
ottobre 2009
INDIA
gennaio 2010
HIMALAYA
maggio 2010
CINA - MONGOLIA
agosto 2010
KAMCHATKA
dicembre 2010
POLO NORD
maggio 2011
CANADA
agosto 2011
USA
novembre 2011
AMAZZONIA
aprile 2012
AFRICA DEL SUD
luglio 2012
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Da "Pangaea" a "Panthalassa", il sequel dell’avventura
La prima parte del progetto "Pangaea" è in fase di completamento. Ma una rete ancora più grande, un progetto ancora più ambizioso subentra a continuare nella stessa direzione, "Panthalassa". Mike Horn si propone oggi di istituire un centro "Pangaea" per ogni continente.
"Panthalassa" sarà anche una nuova barca, un catamarano a vela di 70 metri, che può ospitare un centinaio di persone e tutti i progetti di ricerca su oceani e mari.
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