Nathalie Mauclair: “la TIKKA RXP ha illuminato il mio sogno dell’UTMB®!
I primi runner dell’UTMB® hanno tagliato la linea del traguardo sabato 30 agosto. Tra questi, Nathalie Mauclair ha terminato il tracciato di gara in compagnia della figlia, conquistando la terza posizione del podio. Nathalie fa parte del team Petzl dal 2013. Quest’anno ha deciso di testare la nuova TIKKA RXP e, nell’intervista che segue, ha voluto condividere con noi la sua esperienza con questa lampada nel corso dell’UTMB®. Oltre alla competenza di Nathalie nello sport, ciò che vogliamo “mettere in luce” in questo post è anche l’emozione che l’atleta francese ha condiviso con la sua famiglia lungo il tracciato del trail.
16 Settembre 2014
Running
Intervista a Nathalie Mauclair
Nathalie, come hai vissuto questa gara?
Bene. Soprattutto nella prima metà del percorso, dove ho provato un’esperienza che potrei collocare tra l’euforia e il piacere. Poi è stata un po’ più dura. Avevo sperato di guadagnare terreno nei tratti in discesa, ma nelle ultime dodici ore ho passato dei momenti in cui si sono alternate ondate di stanchezza a tratti in cui mi sentivo in forma. Per contro, ho gestito abbastanza bene l’alimentazione, cosa mi preoccupa sempre un po’. Sono rimasta concentrata sino alla fine della gara. Devo dire che sono riuscita a vedere solo 15 chilometri del percorso, e questo inevitabilmente ti crea qualche sorpresa lungo il tracciato. Se non sei concentrata, puoi incontrare dei problemi.
Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare?
"La sfida più grande per me rimane l’altitudine. Io non sono abituata di correre in quota. D’altra parte, vivo nella Sarthe (nella regione dei Paesi della Loira, n.d.r.)… Così, d’improvviso, sopra i 2000 metri ho perso il mio ritmo di respirazione."
La pioggia è scesa su Chamonix qualche minuto prima che venisse dato il segnale di partenza. Come avete affrontato quelle condizioni meteo, che certo non sono le migliori per una corsa del genere?
"Se devo essere sincera, di solito a me non piace correre sotto la pioggia. Ma in quest’occasione non ne ho risentito. Che sia dipeso dall’euforia di inizio gara? In seguito, ho potuto cambiarmi con regolarità, e soprattutto calzare scarpe diverse in funzione del terreno. E così, nelle zone più fangose, ho usato delle calzature che tenevano meglio."
Durante la gara hai utilizzato la TIKKA RXP. Che ci dici di questa lampada?
"Ho scelto di correre con una TIKKA RXP invece della NAO, soprattutto per una questione di peso. Ho impostato un programma fisso, con un fascio luminoso ampio, per essere certa della durata dell’illuminazione. La lampada è stata performante per tutta la durata della corsa. Non ho avuto problemi di visibilità nemmeno nelle zone nebbiose. Un dettaglio che ho molto apprezzato è stato il comfort. Spesso, sotto la lampada metto un buff, in modo da evitare il contatto con punti di appoggio che a volte possono rivelarsi fastidiosi. Invece in quest’occasione non ho avuto bisogno di ricorrere al solito stratagemma."
Qual è il tuo miglior ricordo di questa gara?
"L’arrivo a Chamonix rimane un momento pieno di emozioni. Come ho detto prima della partenza, bisogna riuscire a vedersi partire e anche arrivare. Questo è stato molto forte. Ma quello che mi ha toccato di più, è stata la possibilità di concludere gli ultimi tre chilometri di gara con la mia bimba di sette anni e tagliare il traguardo con lei, mano nella mano. È stata l’emozione più forte, che ha anche rafforzato il mio desiderio di condividere la mia passione con la famiglia. "
Mentre la TIKKA RXP ha illuminato il percorso di gara all’atleta francese, a Nathalie piace sottolineare che dietro di lei c’è sempre la sua famiglia, che la sostiene e l’accompagna nelle ombre della notte. Un omaggio speciale, dunque, a questa “famiglia normale”, come lei ama definirla, che le lascia spazio per realizzare i suoi sogni.
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