La salita del Monte Bianco, per l'alpinista la promessa di un sogno?

Per noi alpinisti, che talvolta arriviamo da lontano per salirlo, il Monte Bianco rappresenta molto più di una cima: è un sogno, o addirittura un mito. La bella storia della nostra passione è scritta su quei pendii. Per lo sforzo intenso, la purezza dei paesaggi, l'eleganza delle cime, la fratellanza della cordata o il confronto ad alta quota, l'esperienza rimane unica. E tutti abbiamo voglia di trasmetterla.

Quando il sogno parla attraverso le immagini

Immergetevi nell'ambiente del massiccio  del Bianco attraverso l'esperienza interattiva di Google Trek. Una "Street View" a 360° sul massiccio, per seguire le tracce di ueli Steck e Kilian Jornet sul loro terreno d'allenamento.

Quando il sogno si trasforma in un progetto di scalata

A 4810 m, la cima del Monte Bianco resta chiaramente un'impresa da alpinisti. Non ci s'improvvisa candidati per un'ascensione per nulla banale. Per salire lassù, occorre prepararsi, informarsi, attrezzarsi. La padronanza delle tecniche e la conoscenza dell'ambiente richiedono tempo. Volendo accedere a una natura bella e selvaggia, si accetta il rischio. Ma l'arte di scalare le montagne consiste nel saper ridurre quel rischio. Per tale motivo il primo approccio consiste nell'identificare e nel comprendere la natura e la particolarità dei pericoli con i quali ci si confronta, per essere in grado di preparare risposte adeguate.

Scaricate la brochure "Réussir le Mont Blanc" [pdf]

Prima di partire, scegliete il materiale più adatto

Materiali base per un'ascensione su neve:

• Zaino per una giornata (da 30 a 40 litri)
• una piccozza classica
• una corda semplice (da 50 m come minimo)
• un'imbragatura
• un chiodo da ghiaccio
• un gancio multifunzione per gli Abalakov
• il casco
• il dispositivo di assicurazione
• un paio di ramponi regolabili, con placche antizoccolo
• scarponi da alpinismo caldi, impermeabili e adatti ai ramponi
• ghette o stop-tout
• 2 fettucce lunghe + 2 moschettoni a vite
• un kit per eventuale caduta/recupero in/da crepaccio
• il necessario per l'orientamento (carte, altimetro, Gps)
• una lampada frontale caricata con pile nuove
• un telo termico
• un paio di calze calde + un paio di calze di ricambio
• un paio di guanti leggeri
• pantaloni caldi e antivento
• intimo per attività sportive
• un pile
• abbigliamento antivento con cappuccio (tipo Gore Tex)
• sovrapantaloni antivento /tipo Gore Tex)
• un piumino caldo e isolante
• un paio di guanti leggeri + un paio di guanti caldi
• un cappello di lana o una fascia frontale per proteggere fronte e orecchie
• un paio di occhiali di categoria 4 + un occhiale di ricambio
• crema solare ad alta protezione
• una farmacia per uso individuale
• un po' di viveri di conforto da utilizzare durante la salita + qualche stuzzichino salato
• una borraccia
• un coltello
• ...

Scarica materiali base per un'ascensione su neve [pdf - 226 Kb]

Alcuni punti essenziali da ricordare prima di muoversi su un ghiacciaio

Se l'alpinismo evoca il rituale della preparazione del materiale da scalata, il conoscere e il saper utilizzare le tecniche per muoversi su ghiacciaio non sono meno essenziali in qualunque vostro progetto alpinistico.

Tre modi di legarsi: con o senza anelli di corda avvolti intorno al busto

Non sempre la corda è indispensabile per tutta la sua lunghezza. Esiste una modalità specifica, per sistemare in maniera corretta la parte della corda che non viene utilizzata durante la marcia su ghiacciaio e per averla immediatamente a disposizione quando è necessario usarla per intero.

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Marcia su ghiacciaio con una cordata di due persone

Di per sé, la progressione su ghiacciaio non è difficile; però occorre sempre tenere a mente che il rischio di cadere in un crepaccio è costantemente presente. Sfortunatamente è difficile che ci si accorga della presenza di un crepaccio prima che ci si finisca dentro, ed è per questa ragione che occorre essere pronti a reagire in maniera appropriata nel momento in cui la neve dovesse cedere sotto i piedi del vostro compagno di cordata.

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Come si supera una crepaccia terminale durante un'ascensione su neve

In un'ascensione come quella del Monte Bianco, le maggiori difficoltà tecniche sono spesso concentrate nel superamento delle crepacce terminali, che presentano dei brevi risalti di ghiaccio ripidi o verticali. In casi del genere il tipo di assicurazione richiesto dalla situazione è assai diverso da quello utilizzato durante la marcia su ghiacciaio.

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